Fin dalla sua fondazione nel 1860, Heuer, diventato TAG Heuer negli anni ’80 e unitosi a LVMH quasi due decenni dopo, ha sempre avuto l’innovazione nel suo DNA. È sufficiente fare un viaggio nel tempo attraverso la sua storia e analizzare i suoi archivi per rendersene conto. Continuando la sua ricerca nel mondo della ricerca e dello sviluppo, il marchio di orologi si è concentrato sui diamanti di laboratorio per magnificare due pezzi della collezione Carrera, che quest’anno festeggia il suo 60º anniversario. Uno di essi, l’orologio Carrera Plasma Diamant d’Avant-Garde da 36 mm, raggiunge una doppia impresa con pietre sintetiche dalle forme e dalle sfumature senza precedenti per una brillantezza incomparabile.
Curvato attorno a un sottile lunettato fisso e contornato da una superficie scanalata, il quadrante in diamante policristallino presenta marker delle ore taglio baguette rettangolari attraversati da due lancette delle ore e dei minuti traforate e un sottile lancetta dei secondi. Per completare questi indicatori di tempo, una data appare in nero su sfondo bianco in una finestra alle 6. All’interno di questa luminosa composizione, un tocco di colore culmina alle 12: un diamante artificiale di un pallido rosa a forma dello scudo TAG Heuer.
Come impresa tecnologica, questa delicata sfumatura traslucida si ripete anche sulla corona, anch’essa realizzata in gemma sintetica, che fa da segno distintivo sul lato della cassa in oro bianco da 36 mm di diametro, dimensioni che si abbinano alle dimensioni dell’originale Carrera del 1963. La cassa di questo modello esclusivo ospita il Calibro 7, un movimento automatico che offre 56 ore di riserva di carica quando completamente caricato e si lega al polso con un cinturino in pelle di alligatore nero e una fibbia in oro bianco.
