Orologi di Lusso

I CRONOGRAFI CHE HANNO FATTO LA STORIA

I Cronografi sono tra i modelli più apprezzati nella storia degli orologi di lusso. Questo fantastico meccanismo ha la capacità di unire una meccanica raffinata ad un’estetica piacevolmente ricercata. Non stupisce quindi che siano sempre di più i grandi brand che stanno proponendo la loro versione “Chronograph“.

In questo articolo vogliamo andare alla scoperta degli orologi più famosi che incorporano questa complicazione e che hanno saputo conquistare gli appassionati che nel loro segnatempo vogliono vedere rispecchiato il loro animo sportivo.

LE ORIGINI DEL CRONOGRAFO

Il primo cronografo meccanico risale al lontano 1969, ma questo tipo di meccanismo è stato realizzato molto tempo prima. Il primo orologio di questo genere che si conosca è del 1816, venne prodotto da Louis Moinet e si trattava non di un orologio da polso ma da tasca. Esso permetteva di misurare i tempi in sessantesimi di secondo.

UNA SVOLTA STORICA

Una svolta in chiave moderna della cronografia avvenne nel 1844, quando Adolphe Nicole inventò la camma a forma di cuore, una componente del movimento ancora utilizzata negli orologi moderni, che permette le tre funzioni fondamentali di ogni crono: quelle di partire, fermarsi e tornare a zero dopo aver indicato il tempo trascorso.

I primi cronografi da polso erano in realtà degli orologi da tasca adattati. Un esempio in questo senso è dato dal modello realizzato da Moeris nel 1910, che riuscì a realizzare un cronografo dalle dimensioni ridotte grazie ad una cassa più contenuta rispetto alle versioni precedenti.

In seguito altre Maison si interessarono al perfezionamento di questo meccanismo, intravedendo le grandi potenzialità che avrebbe potuto avere se montato su orologio da polso. Tra queste le principali furono Lemania, Universal Genève, Eberhard. I segnatempo da loro realizzati avevano solo un pulsante attraverso cui si potevano gestire tutte e tre le funzioni del cronografo: lo start, lo stop e il reset.

IL PRIMO CRONOGRAFO A DUE PULSANTI

Il primo cronografo a due pulsanti fu prodotto nel 1933 dalla famosa Maison Bretling, che, come vedremo, ancora oggi si posiziona come leader in questo segmento del mercato degli orologi di lusso. L’orologio, che possiamo ammirare nell’immagine a lato, ha definito il design ideale per tutti i successivi modelli “Chronograph“.

LA COMPLICAZIONE FLAYBACK

L’ultima grande innovazione legata a questo meccanismo fu introdotta da Longines. Il marchio, nel 1936, dotò i suoi cronografi del meccanismo flyback. Questo meccanismo ebbe grande successo perchè aggiunse la possibilità di far ritornare a zero e ripartire la lancetta mentre l’orologio è ancora in funzione.

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LA BATTAGLIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PRIMO CHRONO AUTOMATICO: IL CONSORZIO CHRONOMATIC

Come abbiamo anticipato, il primo cronografo a carica automatica risale al 1969. Devi sapere che in quel periodo la realizzazione di questo meccanismo era l’obiettivo principale di molti dei brand di orologi di lusso più importanti del periodo. Un ruolo da protagonista era occupato dal consorzio Chronomatic, costituito da marchi che ancora adesso producono modelli unici. Stiamo parlando di Heuer, Hamilton-Buren, Breitling e Dubois Depraz. Breitling in realtà si aggiunse successivamente agli altri in quanto in principio era rivale dichiarato del marchio Heuer. Il consorzio si rivolse a Breitling per partecipare come partner e sostenere il progetto con nuovi fondi. Il 3 Marzo 1969 il consorzio Chronomatic presentò il progetto in conferenza stampa, con il nome di Calibre 12. Al suo fianco c’erano le varianti Calibre 11, Calibre 14 e Calibre 15.

IL PROGETTO INDIPENDENTE DI ZENITH: IL MECCANISMO “EL PRIMERO”

Zenith non era un marchio che in quel periodo godeva della stessa popolarità dei colossi che costituivano il consorzio Chronomatic. Nonostante questo, il progetto che venne chiamato con il nome tutt’altro che modesto “El Primero“, aveva grandi vantaggi che gli fecero acquisire grande fama tra gli appassionati. Tra questi evidenziamo:

  • Il cronografo integrato, non un modulo aggiuntivo. Questo fu possibile grazie al fatto che venne progettato da zero
  • La frequenza era di 36.000 oscillazioni orarie, quindi alta frequenza. Il Calibre 12 operava ad una frequenza standard di 21.600 oscillazioni
  • Aveva un rotore centrale anziché un micro-rotore decentrato
  • Lo smistamento avveniva tramite ruota a colonne, al contrario di quello a leve e camma del rivale
  • Lo spessore era di soli 5,7mm. Il Calibre 12 era spesso 7,7mm.

Zenith, grazie anche all’aiuto di Movado, rivale di Hamilton, riuscì ad anticipare di poso i marchi del consorzio presentando i primi prototipi “El Primero” il 10 Gennaio 1969.

UN PROGETTO FUORI DALLA LUCE DEI RIFLETTORI: IL CALIBRO SEIKO 6139

Oltre a questi progetti che riscossero grande interesse da parte degli appassionati di orologi di lusso, non dobbiamo dimenticare il grande traguardo raggiunto da Seiko con il Calibro 6139.  In seguito alla conferenza stampa di Marzo del 1969, il presidente di Seiko Itiro Hattori dimostrò grande “fairplay” andando di persona alla manifattura Heuer per congratularsi relativamente al traguardo raggiunto. Hattori in quell’occasione non annunciò però che anche Seiko era sulla giusta strada per raggiungere lo stesso risultato. Il cronografo automatico di Seiko 6139 cominciò infatti la produzione a Marzo e venne rilasciato sul mercato nell’estate del 1969. Il calibro Seiko 6139 era un cronografo automatico a 21.600 oscillazioni orarie con smistamento a ruota a colonne. Così come El Primero, anche il cronografo del 6139 era integrato.

Dei tre calibri che abbiamo visto, il cronografo di Seiko era inoltre l’unico ad utilizzare un innesto verticale, caratteristica che rende più precisa la misurazione rispetto all’innesto laterale (che invece comporta un piccolo salto) e che solitamente troviamo oggi nei cronografi di fascia più alta.

UN DURO COLPO PER I PRIMI CRONOGRAFI INFERTO DALLA CRISI DEL QUARZO

Con la crisi del quarzo risalente agli anni ’70 tutti i cronografi che abbiamo presentato in precedenza ebbero, chi più chi meno, un periodo di difficoltà. I più colpiti dalla crisi e dalla concorrenza di meccanismi più economici come Valjoux 7750 e Lemania 5100 furono sicuramente il Calibre 12 Chronomatic e il Seiko 6139. Il primo fu stroncato dai costi di produzione troppo elevati, mentre il secondo venne ritirato dalla produzione nel 1980.

Il meccanismo che riuscì ad affrontare meglio il periodo difficile degli anni ’70 fu “El Primero“. Questo si difese bene anche grazie al fatto che risultava incorporato in altri orologi di tutto rispetto appartenenti ad altre manifatture. Tra di essi il più famoso è senza dubbi il Rolex Daytona.

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IL SUCCESSO DI ZENITH EL PRIMERO TRA I CRONOGRAFI E’ DOVUTO ALLE SUE CARATTERISTICHE AVANGUARDISTICHE

Abbiamo visto chiaramente come il cronografo realizzato da Zenith avesse molte caratteristiche che lo rendevano superiore agli altri modelli presenti sul mercato. La sua produzione venne interrotta tra il 1975 e il 1980 perchè Zenith si concentro sui meccanismi al quarzo ma, quando venne ripreso, era ancora un passo avanti rispetto ai principali concorrenti. Il fatto di lavorare a 36.000 oscillazioni, oltre a regalare un movimento più sinuoso ai secondi continui, fa sì che la precisione del cronografo arrivi ad 1/10 di secondo contro il classico 1/8 di secondo delle 28.800 oscillazioni. Frequenze così alte erano rare all’epoca ma lo restano tutt’ora.

I primi calibri prodotti furono il 3019PHC ed il 3019PHF. Il primo era un Tri-Compax con 3 sub-dial disposti orizzontalmente e finestra della data a ore 4, mentre il secondo aveva un layout simile ma oltre alla data mostrava anche il mese e le fasi lunari a ore 6. Il cronografo funziona tramite due tasti: quello in alto attiva e disattiva la misurazione, quello in basso resetta la misurazione a cronografo spento.

Nonostante eccellano praticamente in tutte le altre caratteristiche, questi calibri non erano dotati della funzione flyback. Infatti, se si prova a resettare la misurazione mentre il cronografo è attivo si incontrerà resistenza alla pressione.

ZENITH EL PRIMERO OGGI

Zenith oggi fa parte, insieme a Bulgari, Hublot e TAG Heuer, del gruppo LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE. Da quando il marchio è stato incorporato nel 1999, la politica del gruppo è stata quella di non far mai mancare El Primero nei cataloghi Zenith, creando anche linee di El Primero solo-tempo o con ripetizione minuti. L’attuale collezione Chronomaster El Primero offre più di 70 modelli: la scelta va da sobri esemplari in stile vintage fino a più complessi orologi scheletrati. 

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I MIGLIORI MODELLI DI CRONOGRAFI DI OGGI

Dopo aver conosciuto la storia che ha contraddistinto la nascita dei primi cronografi, andiamo alla scoperta delle collezioni e dei modelli che oggi riscuotono maggiore successo tra i collezionisti. Oggi infatti vi sono anche altri marchi che hanno saputo eccellere, attraverso le loro collezioni di riferimento, nel segmento dei cronografi di lusso. Oltre al marchio Breitling, che non possiamo non citare per la sua collezione Cronomat, sono molto richiesti i Chronograph del marchio IWC e quelli del marchio Glashütte, in particolare quelli della collezione Senator.

I CRONOGRAFI CHE HANNO FATTO LA STORIA: BREITLING CHRONOMAT

Gli orologi Breitling Chronomat, con il regolo-calcolatore, sono stati brevettati nel 1941, proprio durante la seconda guerra mondiale. Nonostante il clima bellicoso attraversasse tutto il mondo e l’Europa in particolare, la collezione Chronomat riscosse grande successo distaccandosi con il suo splendido design dalla sovrabbondanza di orologi di ispirazione militare del periodo.

La fama raggiunta dal Chronomat è testimoniata anche dal fatto che nel 1952 ha ispirato la nascita di quello che è diventato il più famoso Breitling di tutti, il Navitimer, un cronografo con regolo-calcolatore riprogettato per i piloti dell’aviazione civile. Il Chronomat ha comunque continuato a essere prodotto in molte forme. Una delle più popolari è una versione del primo orologio cronografo automatico (Breitling Chronomat Automatic), realizzata alla fine del 1960 e un quarzo non cronografo nel corso del 1970. Poi, nel 1980 è completamente rinato in una forma molto diversa, come l’orologio di un pilota e senza il regolo-calcolatore. Questa nuova versione è stata progettata grazie al contributo dei piloti dell’aviazione militare italiana.

Il Chronomat è rimasto uno degli modelli di maggior successo degli orologi Breitling per oltre 60 anni. Contrariamente alla credenza generale, non è il Navitimer, ma il Chronomat, che negli ultimi anni ha dimostrato di essere il modello più popolare di Breitling e il più scelto nel mercato.

IL CHRONOMAT DI ULTIMA GENERAZIONE

Come abbiamo detto, Breitling ha rivoluzionato questa collezione negli anni ’80, per la precisione nel 1984 introducendo una serie di innovazioni molto interessanti. In un epoca contrassegnata da segnatempo ultrasottili, Breitling ha voluto osare scommettendo su un orologio meccanico dalle dimensioni importanti, che si è rivelato vincente ed è diventato un’icona della sua epoca.

Il Chronomat degli anni ’80 si contraddistingue per l’ accattivante bracciale Rouleaux con chiusura a farfalla che esprime perfettamente lo stile modern-retrò di Breitling e per la caratteristica lunetta girevole con cavalieri.

A dimostrazione dell’importanza che questa collezione riveste per il marchio, riportiamo le parole del CEO di Breitling Georges Kern: «Il Chronomat lanciato nel 1984 riveste un ruolo molto importante per la nostra storia moderna. Questo orologio ha affer­mato con coraggio che Breitling sarebbe rimasta assolutamente fedele alle sue origini. Mentre la maggior parte del settore concentrava i suoi sforzi e le energie sugli orologi al quarzo, il Chronomat ricordò al mondo che Breitling aveva sostanzialmente inventato il moderno cronografo meccanico. Il messaggio ha avuto una forte risonanza e la marca ha prosperato. La collezione Chronomat è un doveroso omaggio all’incredibile orologio che, più di ogni altro, ci ha rimesso in contatto con la nostra eredità storica.»

LE CARATTERISTICHE DEL BREITLING CHRONOMAT

I Chronomat moderni si riconoscono per una serie di caratteristiche che li accomunano:

  • La peculiare lunetta girevole esaltata dai cavalieri, che non solo proteggono il vetro, ma ne facilitano la manipolazione
  • I cavalieri a ore 3 e ore 9, fedeli all’originale, sono intercambiabili, in modo che chi indossa l’orologio li può usare sia per le funzioni di conteggio che di conto alla rovescia 
  • Il bracciale integrato Rouleaux in acciaio, decisamente riconoscibile con chiusura a farfalla

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LA NOSTRA PROPOSTA: BREITLING UB0134101C1U1

Dopo aver visto perchè Breitling può vantare una posizione di indiscussa leadership nel segmento degli orologi dotati di cronografo, ti presentiamo una referenza che potrebbe fare proprio al caso tuo, stiamo parlando del Breitling UB0134101C1U1.

Il motivo per cui diamo spazio a questo modello risiede nel fatto che rispetto agli altri, presenta un look, dovuto soprattutto all’abbinamento dei materiali, molto particolare ed esclusivo.

L’orologio, prodotto nel 2021, è di 42 mm di diametro ed ha uno stile piuttosto aggressivo dovuto al contrasto tra l’oro e l’acciaio, abbinamento che esalta la dinamicità di questa referenza. Il quadrante invece è messo in risalto dal colore blu scuro che crea un netto stacco rispetto alla lunetta in oro.

Oltre alla funzione cronografo ed alla data, l’orologio presenta anche il tachimetro. Questa funzione permette di misurare la velocità con cui si sta percorrendo una distanza nota.

GLI IWC CHRONOGRAPH SONO TRA I CRONOGRAFI PIU’ APPREZZATI AL GIORNO D’OGGI

Il marchio IWC è uno di quelli che gode di maggiore riconoscimento quando si parla di cronografi moderni. Il suo successo è dovuto al fatto che riesce ad incorporare questo meccanismo in orologi che eccellono anche dal punto di vista estetico. IWC dota della complicazione Chronograph gli orologi di diverse sue collezioni. Vediamo insieme che cosa distingue un IWC Da Vinci Chronograph e un Portoghese Chronograph, oppure un IWC Portofino Chronograph e un Aquatimer Chronograph.

IWC Da Vinci CHRONOGRAPH Ref. IW392101

Il Da Vinci, insieme al Portoghese, è probabilmente il modello più iconico del marchio IWC. Si tratta di un orologio bellissimo ed elegante dal punto di vista del design e dei colori, che non lascia nulla al caso in termini di funzionalità e prestazioni.

Dalla teoria passiamo subito alla pratica, perchè non c’è modo migliore per presentare il Da Vinci Chronograph se non con una referenza che ci permette di cogliere tutte le qualità di questa versione: IWC Da Vinci ref. IW392101

Questa referenza è davvero un concentrato di stile e prestazioni. Tutti colori sono perfettamente abbinati tra di loro e rendono l’orologio, che misura 45 mm di diametro, molto elegante nonostante le dimensioni. La cassa è realizzata in oro rosso e si sposa alla perfezione con il cinturino marrone realizzato in pelle di coccodrillo.

Il quadrante è invece prodotto in argento, il cui colore crea un piacevolissimo contrasto con il colore della cassa e dei numeri. Solo osservando la foto di questo segnatempo possiamo renderci conto delle innumerevoli funzionalità che porta con sè.

UN PARADISO DI COMPLICAZIONI

Partiamo dall’indicazione delle fasi lunari poste ad ore 12, funzione molto apprezzata che permette di cogliere le differenti posizioni della luna nel cielo grazie ad un meccanismo di altissima orologeria. Questo cronografo è anche dotato della funzione flyback, che abbiamo descritto in precedenza e, per non farsi mancare nulla, incorpora anche la complicazione del calendario perpetuo, la quale è in grado di considerare in modo corretto e automatico anche gli anni bisestili. Non ci dilunghiamo oltre nel presentare questa incredibile rivoluzione nel mondo dell’alta orologeria.

IWC PORTOGHESE CHRONOGRAPH

Come secondo, ma non per importanza, presentiamo l’ IWC Portoghese Chronograph. Il Portoghese nasce da una storia molto affascinante. E’ stato infatti realizzato da IWC nel 1930 su esplicita richiesta di alcuni commercianti portoghesi i quali desideravano degli orologi che fossero cronometricamente precisi come i modelli utilizzati sulle navi della marina militare. La precisione richiesta, in quel periodo, poteva essere ottenuta solo attraverso la costruzione di un movimento da tasca, che risultava inevitabilmente piuttosto voluminoso. Infatti, il primo IWC portoghese, fu un movimento da tasca con corona carica sul lato destro, incassato però dentro la cassa di un orologio da polso.

E’ solo nel 1993 che IWC riuscì a ridurre le dimensioni, perfezionarne l’estetica e realizzare così un modello che potesse essere apprezzato anche dal grande pubblico. Oggi il Portoghese è conosciuto in tutto il mondo ed è uno dei modelli che permette maggiormente al marchio di Shaffhausen di posizionarsi stabilmente nell’olimpo degli orologi di lusso.

Portoghese Chronograph Classic Ref. IW390405

La referenza del Portoghese che desideriamo proporti è la IW390405. Si tratta di un orologio a carica automatica di 42 mm. La cassa è realizzata in oro rosso e il suo colore risalta molto bene rispetto al cinturino e al quadrante. Al fine di garantire una perfetta visibilità, il vetro è zaffiro, caratteristica che assicura la massima trasparenza.

Questa referenza, rispetto alla precedente del Da Vinci, presenta meno complicazioni, come si può anche vedere dal quadrante che ha un aspetto più essenziale. Non rinuncia però alle funzioni legate al cronografo, tra cui il meccanismo flyback. Ad ore tre invece permette di vedere il numerino corrispondente alla data.

Portofino Chronograph Ref: IW391009

La collezione Portofino di IWC deve il nome alla famosa località di mare che da ogni, ogni anno, accoglie personalità di spicco da tutto il mondo. Il nome rispecchia la collezione che, come obiettivo principale, ha quello di presentare orologi dallo stile classico e senza tempo.

Rispetto ai cronografi che abbiamo analizzato in precedenza, la referenza IW391009 si differenzia molto dal punto di vista estetico.

Come puoi osservare dall’immagine infatti, il look è decisamente più sobrio rispetto al Portoghese e soprattutto al Da Vinci. Innanzitutto sia la cassa sia il cinturino sono realizzati interamente in acciaio. E’ proprio questo aspetto che esalta l’essenzialità di questo segnatempo.

Il quadrante di colore bianco si sposa benissimo con il design sobrio ed elegante che IWC ha voluto conferire a questo modello. Ad ore tre l’orologio mostra la data e da indicazione anche del giorno feriale.

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GLASHÜTTE SENATOR: I CRONOGRAFI CLASSICI TEDESCHI

Che cosa rende la collezione Senator di Glashütte una delle più apprezzate oggi nel mercato dei cronografi di lusso? Semplice, il suo design e le sue complicazioni inconfondibili. Questi segnatempo dall’eleganza classica esprimono il meglio dell’arte ingegneristica tedesca, in questi modelli la complessità meccanica incontra elementi tradizionali e un design funzionale e senza tempo.

Tra i Senator vogliamo concentrarci sulla versione Chronograph Panorama Date, la quale esprime tutta l’abilità della Maison tedesca nel creare orologi dotati di cronografo e che, allo stesso tempo, non perdano il loro look classico.

Anche in questo caso, pensiamo che il modo migliore per dare valore a questa collezione sia quella di presentarti alcune referenze che ti permettono di cogliere tutte le potenzialità di questa fantastica collezione.

Senator Chronograph Panorama Date Ref: 1-37-01-01-05-30

Questo orologio automatico delle dimensioni di 42 mm esprime alla perfezione tutto quello che abbiamo appena esposto in riferimento alla collezione Senator Chronograph.

Il cinturino dell’orologio è realizzato in pelle di alligatore, caratteristica che accentua notevolmente il prestigio di questo segnatempo. E’ ottimale l’abbinamento con la cassa realizzata in oro rosso, la quale valorizza anche il quadrante argentato. Ulteriore elemento che dona classicità all’orologio sono sicuramente i numeri, disegnati nella versione romana.

Le funzioni cronografiche sono attivate dal pulsante posto ad ore 2, mentre il dispositivo flyback viene attivato dal pulsante ad ore 4. Premendo quest’ultimo pulsante, la misurazione cronografica in corso e tutte le indicazioni correlate vengono riportate a zero senza, però, bloccare la misurazione stessa, che riprende immediatamente nel momento in cui si rilascia il pulsante. La Data Panoramica si staglia con la sua colorazione nera ad ore 6.

Senator Chronograph Panorama Date Ref: 1-37-01-03-02-35

Questa referenza è perfetta per chi adora un design classico e vuole avere un segnatempo perfetto da indossare durante gli eventi notturni più eleganti. La referenza 1-37-01-03-02-35 di Glashütte infatti sembra proprio realizzata per chi vuole spiccare sempre durante gli eventi che richiedono il massimo della formalità.

Il cinturino, sempre di colore nero, è diverso da quello della referenza mostrata sopra. Infatti, questo è realizzato in pelle di vitello e anche esteticamente si può notare la differenza. La cassa è realizzata in acciaio lucido e satinato con fondello in vetro zaffiro.

Il quadrante laccato nero presenta dettagli bianchi, cifre romane, indici e lancette con inserti in Super-LumiNova azzurro con contorno a “chemin de fer”. Il calibro montato dall’orologio è il 37-01, che ha un frequenza di 28.800 vph e una riserva di carica di circa 70 h.

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