
Un uomo d’affari, un cosmopolita, costantemente in contatto con tutti i Paesi del mondo, guarda il suo polso e sa che ore sono in qualunque angolo del Globo. La complicazione Ore del Mondo evoca questa immagine. La rappresentazione emblematica è nella foto che segue. Infatti si vede Gianni Agnelli che indossa un Patek Philippe 1415hu, ovviamente sul polsino com’era nel suo stile.
Nei primi anni ’30, il ritmo della vita inizia a cambiare grazie a grandi innovazioni tecnologiche. I primi voli di linea, le comunicazioni telefoniche, fanno diventare il mondo un posto più piccolo e tutto sembra più raggiungibile. Fu in questa atmosfera innovativa, frenetica, cosmopolita che Louis Cottier progettò un meccanismo straordinario che poteva visualizzare non solo l’ora locale, ma anche i fusi orari del mondo su un anello di 24 ore rotante in senso antiorario. Cottier ha lavorato con un certo numero di aziende come Agassiz, Vacheron Constantin e persino Rolex per produrre diverse varianti della complicazione dell’ora mondiale. Tuttavia, l’eredità più duratura della composizione estetica di Cottier persiste nelle collezioni di Patek Philippe. Uno dei primi esempi di questo design ormai emblematico si trova nel Patek Philippe Ref. 96 “Heure Universelle” (HU) del 1937.
Intorno al 1940, la Ref. 1415 ha aggiornato in modo significativo il meccanismo includendo un disco rotante regolabile sulla lunetta. Si ipotizza che la produzione si attesti su un totale di 115 esemplari, tutti equipaggiati con il nuovo calibro 12-120HU. Tale movimento consiste nell’aggiornamento di un calibro base, che Patek Philippe usava per i suoi orologi solo tempo, successivamente modificato da Louis Cottier in persona. La cassa del 1415HU possiede un diametro di 31mm e per la sua manifattura Patek Philippe si affidò all’illustre cassaio Wenger. Le casse del 1415HU vennero realizzate principalmente in oro giallo ed oro rosa, con un solo esemplare conosciuto in platino, venduto da Antiquorum nel 2002 ad un prezzo record di 6 milioni di franchi.
Il 1415HU conobbe due batch di produzione, dapprima i quadranti erano argentati o dorati con 28 città sulla ghiera.
Successivamente nascono i primi quadranti cloisonné enamel, dove si raffigurano le mappe dei vari continenti, rendendo questi segnatempo delle vere e proprie rarissime opere d’arte.